Presso
lo Spazio Elica a Milano, un appuntamento dei “Giovedì del
Gusto”, firmati da Regione Marche, è stato dedicato alla
frutta marchigiana, ponendo l’accento sulle novità tra Biologico,
Biodiversità e Lotta integrata.
Infatti,
grazie alle favorevoli condizioni climatiche del sud delle Marche,
nel centro dell’Italia, le coltivazioni delle filiere fruttifere
hanno ottimi standard, sia dal punto di vista qualitativo che
quantitativo; tali caratteristiche permettono di garantire al
consumatore finale un prodotto di qualità superiore con maggiori
proprietà organolettiche ed officinali. La frutta prodotta è sicura
e sana, a residuo zero, senza diserbanti, senza concimi chimici,
senza alcun tipo di antiparassitari di origine chimica.
Grazie
a questa particolare attenzione, anche la frutta da tre anni a questa
parte è dunque certificata QM, una novità recente, ma molto
significativa. Le due filiere più importanti sono la pesca della
Valdaso, come pure la pesca di Montelabbate, ma altre piccole
produzioni sono presenti nella zona del Conero, con ottime
prospettive. Ora la certificazione Qm si estende al prodotto pronto
al consumo, “prêt
a manger”,
garantendo il consumatore che può rintracciare il luogo di
produzione, risalendo proprio all’azienda, che può anche decidere
di visitare, rendendosi conto di persona di cosa mangia,
coerentemente con il detto “dal campo alla tavola”.
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