sabato 4 gennaio 2014

La Chiesa di San Marcello a Umin


La Chiesa di San Marcello in Umin risale almeno al XIII secolo (ma è probabilmente  più antica). Essa è stata successivamente  sopraelevata ed ampliata nei secoli XV e XVI. Le pareti interne sono interamente decorate da affreschi che vanno dal secolo XIII al secolo XVII e da un altare ligneo, dipinto, cinquecentesco, con pala realizzata da Marco da Mello. Sono da poco terminati i lavori di restauro a cura del Gruppo Alpini di Villabruna, del comitato per il restauro del chiesa di San Marcello, dell’associazione "Amici del Casel", della parrocchia di Villabruna e del Comune di Feltre. Una prima fase dei restauri (dal 1980 al 1995) ha riguardato il  campanile (consolidamento della parte inferiore), rinforzato nelle fondamenta e drenato, la sistemazione del tetto ed alcuni  consolidamenti strutturali. E’ stato inoltre completato il restauro degli affreschi, della pala di Marco da Mello e dell’altare. A partire dal 1996 è terminato un nuovo lotto di lavori seguito dagli architetti Francesco Doglioni e Renata Daminato, realizzato dall’impresa CESIM di Fiore De Bortoli con la collaborazione di Cesare Sartor. In questa nuova fase sono stati svolti i seguenti lavori: copertura del campanile e di parte della chiesa con la messa in luce delle capriate lignee nella parte più antica, consolidamento strutturale della parte superiore del campanile, tirantature metalliche, cucitura delle lesioni e rifugatura della muratura  esterna con il consolidamento della pietra arenaria, consolidamento della volta pericolante sopra l’altare, esecuzione di alcune tirantature sugli archi trasversali. E’ stato inoltre realizzato il consolidamento delle fondazioni e il restauro delle superfici intonacate interne ed esterne, serramenti e installato il dispositivo antifurto.
  Antica chiesa di San Marcello La Chiesa prima dei restauri







Affreschi  
L'interno della chiesa è decorato da tre cicli di affreschi che hanno via via ornato le pareti nel corso dei successivi ampliamenti. In epoca recente (XVIII - XIX secolo) gli affreschi furono ricoperti di calce; solo a partire dagli anni ‘70 ne è iniziata la riscoperta. La parte più antica degli affreschi è stata recuperata dai restauratori Velluti. Altri affreschi ancora nascosti furono recuperati nel 1997 dal restauratore Federico Pat. Si tratta nell’insieme di un patrimonio artistico prezioso il cui completo restauro ha richiesto un notevole impegno. L'inaugurazione dei restauri è avvenuta domenica 7 settembre 2003 alle ore 10.30, alla presenza di numerose autorità locali e regionali ma soprattutto alla presenza di numerosi concittadini. Per i lavori di mantenimento della chiesa il giorno del Santo patrono (16 Gennaio) si continua l'ormai tradizionale festa con un ricco menù: trippa in brodo o alla parmigiana, sopressa fritta, canederli, pitta (gallina) lessa, cotecchino con crauti. brodo e piatti freddi formaggio e salame. 

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