La Chiesa di San Marcello in Umin risale almeno
al XIII secolo (ma è probabilmente più antica). Essa è stata
successivamente sopraelevata ed ampliata nei secoli XV e XVI. Le pareti
interne sono interamente decorate da affreschi che vanno dal secolo XIII al
secolo XVII e da un altare ligneo, dipinto, cinquecentesco,
con pala realizzata da Marco da Mello. Sono da poco terminati i
lavori di restauro a cura del Gruppo Alpini di Villabruna, del comitato per
il restauro del chiesa di San Marcello, dell’associazione "Amici del Casel",
della parrocchia di Villabruna e del Comune di Feltre. Una prima fase dei restauri
(dal 1980 al 1995) ha riguardato il campanile (consolidamento della parte inferiore), rinforzato
nelle fondamenta e drenato, la sistemazione del tetto ed alcuni
consolidamenti strutturali. E’
stato inoltre completato il restauro degli affreschi,
della pala di Marco da Mello e dell’altare. A partire dal 1996 è terminato un nuovo lotto di lavori seguito dagli architetti
Francesco Doglioni e Renata Daminato, realizzato dall’impresa CESIM di Fiore De
Bortoli con la collaborazione di Cesare Sartor. In questa nuova fase sono stati
svolti i seguenti lavori: copertura del campanile e di parte della chiesa con
la messa in luce delle capriate lignee nella parte più antica, consolidamento
strutturale della parte superiore del campanile, tirantature metalliche,
cucitura delle lesioni e rifugatura della muratura esterna con il
consolidamento della pietra arenaria, consolidamento della volta
pericolante sopra l’altare, esecuzione di alcune tirantature sugli archi
trasversali. E’ stato inoltre realizzato il consolidamento delle fondazioni
e il restauro delle superfici intonacate interne ed esterne,
serramenti e installato il dispositivo antifurto.
Affreschi
L'interno della chiesa è decorato da tre cicli
di affreschi che
hanno via via
ornato le pareti nel corso dei successivi ampliamenti. In epoca recente
(XVIII - XIX
secolo) gli affreschi furono ricoperti di calce; solo a partire dagli
anni ‘70 ne
è iniziata la riscoperta. La parte più antica degli affreschi è stata
recuperata dai restauratori Velluti. Altri affreschi ancora nascosti
furono recuperati nel 1997 dal restauratore Federico Pat. Si tratta
nell’insieme di un
patrimonio artistico prezioso il cui completo restauro ha richiesto un
notevole impegno.
L'inaugurazione dei
restauri è avvenuta domenica 7 settembre 2003
alle ore 10.30, alla presenza di numerose autorità locali e regionali ma
soprattutto alla presenza di numerosi concittadini. Per i lavori di mantenimento
della chiesa il giorno del Santo patrono (16 Gennaio) si continua l'ormai
tradizionale festa con un ricco menù: trippa in brodo o alla parmigiana,
sopressa fritta, canederli, pitta (gallina) lessa, cotecchino con crauti. brodo
e piatti freddi formaggio e salame.
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